Così il famoso storico e cronista medievale fiorentino Giovanni Villani descrive Federico II di Svevia, noto a quel tempo come “Stupor mundi”, stupore del mondo, e simbolo di quella Puglia Sveva che oggi si raccoglie in questo brand.
Federico II, imperatore del Sacro Romano Impero dal 1220 al 1250, abitò e visse questi luoghi; li amò, vi costruì residenze e castelli, tra cui l’enigmatico e severo Castel del Monte, dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità nel 1996, vi allevò falconi per la caccia, scrutò il cielo per interrogare le stelle, studiò l’algebra, la medicina e le scienze naturali, li difese come pochi avrebbero fatto in futuro. Tra storia e leggenda, la figura di Federico II di Svevia incarna quell’imperitura paternità culturale, architettonica, scientifica e agricola del “cuore di Puglia” che vogliamo raccontarvi.
Una Puglia Sveva i cui lineamenti sono stati tracciati dal più illuminato sovrano del Medioevo, uomo che, come ci rammenta il poeta Ugo Foscolo, “aspirava a riunire l’Italia sotto un solo principe, una sola forma di governo e una sola lingua; e tramandarla a’ suoi successori potentissima fra le monarchie d’Europa”.
Un rivoluzionario desiderio di unione e libertà che avrebbe mosso i primi passi proprio dalla terra a lui più cara, la Puglia Sveva.